La Fisica di Galileo Galilei

Studio della Fisica per temi attraverso le opere e la vita di Galileo Galilei

Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi” “Infelice questo nostro clima, nel quale regna una fissa resoluzione di voler esterminare tutte le novità, in particulare nelle scienze, quasi che già si sia saputo ogni scibile.”

Galileo, Lettera a Diodati, 18 dicembre 1635

 

Gli studenti sono abituati a studiare gli autori attraverso i testi.

Questa unità vuole presentare in particolare lo studio della cinematica che si svolge in classe terza, con un criterio simile, cioè andando all’origine delle leggi che si chiede agli studenti di imparare asetticamente, basandosi sui testi (ovviamente una selezione) di Galileo. L’obiettivo è quello di offrire degli spunti di lavoro magari aggiuntivi a quelli tradizionali proposti dai libri di testo.

 

 

 

Struttura dell'unità

- Una breve biografia centrata sui suoi studi iniziali, l'incarico all’università di Pisa, e poi di Padova, dove insegnò la teoria tolemaica.

- Uno scienziato-letterato con una breve presentazione di alcuni suoi lavori: “Capitolo contro il portar la toga”, un esempio di distico e l’elaborazione geometrica dell’inferno dantesco.

I temi scientifici sviluppati sono:

- la relatività galileiana (esercitazione degli studenti per cogliere il concetto di spostamento e sistema di riferimento) e il principio di inerzia (il tutto affiancato da una scelta degli scritti galileiani)

- relazione spazio-tempo e velocità-tempo nel moto uniformemente accelerato

- La caduta dei gravi con la misura dell’accelerazione di gravità: sia mediante il moto del pendolo sia con il piano inclinato

- Moto del proiettile

- Un breve passaggio sull’esistenza del vuoto e della corpuscolarità della materia

- Galileo astronomo e Leggi di Keplero con una serie di proposte di lavoro

- Il metodo scientifico